DPI anticaduta: guida completa alla normativa italiana e alla sicurezza nei lavori in quota
Guida completa ai DPI anticaduta nei lavori in quota: scopri obblighi di legge, tipologie di dispositivi, normative italiane e formazione obbligatoria.

I lavori in quota rappresentano una delle attività più rischiose in ambito lavorativo. Per garantire la sicurezza dei lavoratori, è fondamentale l’uso corretto dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) anticaduta. In questo articolo, esploreremo cosa sono i DPI anticaduta, quando è obbligatorio utilizzarli, le normative italiane di riferimento e le migliori pratiche per il loro impiego.
Cosa sono i DPI anticaduta e quando sono obbligatori
I DPI anticaduta sono dispositivi progettati per proteggere i lavoratori dal rischio di cadute dall’alto durante l’esecuzione di lavori in quota. Secondo l’art. 107 del D.Lgs. 81/2008, si definisce “lavoro in quota” qualsiasi attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile. In tali situazioni, l’uso dei DPI anticaduta è obbligatorio.
I DPI vengono classificati in base alla tipologia di protezione (DPI arti superiori, DPI dell’udito, DPI delle vie respiratorie, ecc.) ed in base al grado di rischio connesso all’attività lavorativa (DPI di I categoria, II categoria e III categoria). I DPI anticaduta rientrano nella III categoria, in quanto proteggono da rischi mortali.
La scelta dei DPI deve tenere conto del tipo di intervento da eseguire, della durata, delle condizioni ambientali e della frequenza di utilizzo. È fondamentale che i dispositivi selezionati garantiscano un’efficace protezione individuale e siano compatibili tra loro all’interno del sistema anticaduta.
Normativa italiana di riferimento: D.Lgs. 81/2008 e Regolamento (UE) 2016/425
Il D.Lgs. 81/2008, noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, stabilisce l’obbligo per il datore di lavoro di fornire ai lavoratori DPI adeguati quando i rischi non possono essere evitati o ridotti con misure tecniche di prevenzione collettiva. Inoltre, il Regolamento (UE) 2016/425 classifica i DPI anticaduta come dispositivi di terza categoria, richiedendo una certificazione CE e una dichiarazione di conformità.
Per i DPI di III categoria è inoltre richiesta una valutazione della conformità da parte di un organismo notificato e un controllo di qualità annuale sulla produzione o sul prodotto.
Tipologie di DPI anticaduta e norme tecniche UNI EN
I DPI anticaduta si distinguono in tre principali sistemi:
- Sistema di trattenuta, per impedire al lavoratore di raggiungere zone a rischio caduta.
- Sistema di posizionamento sul lavoro, per mantenere il lavoratore stabile durante l’attività.
- Sistema di arresto caduta, che limita le conseguenze di una caduta, riducendo le forze d’impatto sul corpo.
I dispositivi più comuni includono:
- Imbracature per il corpo: UNI EN 361
- Cordini di posizionamento: UNI EN 354
- Assorbitori di energia: UNI EN 355
- Connettori (moschettoni, ganci): UNI EN 362
- Dispositivi retrattili (corde o fettucce avvolgibili): UNI EN 360
- Dispositivi guidati su linee di ancoraggio flessibili: UNI EN 353-2
È essenziale che tutti i componenti siano compatibili e certificati secondo le rispettive norme tecniche.
Manutenzione e ispezione periodica dei DPI anticaduta
La norma UNI EN 365 stabilisce che i DPI anticaduta devono essere sottoposti a manutenzione e ispezione periodica almeno ogni 12 mesi da personale competente. L’ispezione verifica l’assenza di difetti o danni che potrebbero compromettere la sicurezza del dispositivo. La manutenzione include la pulizia, la corretta conservazione e, se necessario, la riparazione dei DPI.
Formazione e addestramento all’uso dei DPI anticaduta
L’art. 77 del D.Lgs. 81/2008 impone al datore di lavoro di fornire ai lavoratori formazione e addestramento specifico per l’uso dei DPI anticaduta. La formazione deve essere erogata prima dell’utilizzo dei dispositivi e aggiornata periodicamente, soprattutto in caso di modifiche alle attrezzature o alle modalità operative.
Il programma formativo deve prevedere:
- La conoscenza dei diversi sistemi anticaduta.
- Le tecniche corrette di indossamento e utilizzo.
- Le procedure di emergenza e recupero.
- La consapevolezza dei limiti d’impiego di ogni DPI.
Obblighi del datore di lavoro e responsabilità
Il datore di lavoro ha l’obbligo di:
- Fornire DPI adeguati e conformi alle normative
- Assicurare la formazione e l’addestramento dei lavoratori
- Garantire la manutenzione e l’ispezione periodica dei DPI
- Verificare l’uso corretto dei DPI da parte dei lavoratori
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare sanzioni e aumentare il rischio di infortuni sul lavoro, anche mortali.
I servizi Everse per la sicurezza anticaduta: revisione e formazione
Everse si impegna attivamente nella promozione della sicurezza nei lavori in quota, offrendo servizi specializzati che vanno oltre la semplice fornitura di dispositivi.
Revisione e ispezione certificata dei DPI anticaduta
Conformemente alla normativa UNI EN 365, Everse fornisce un servizio completo di revisione e ispezione periodica dei DPI anticaduta. Ogni intervento è eseguito da personale tecnico qualificato e si conclude con il rilascio di una certificazione d’idoneità che attesta la piena funzionalità del dispositivo.
Formazione personalizzata per aziende
Everse offre programmi di formazione personalizzati, progettati in base alle esigenze specifiche di ogni realtà aziendale. I corsi includono sia moduli teorici che esercitazioni pratiche, con l’obiettivo di trasferire competenze reali e operative nell’uso dei DPI anticaduta. Tutti i percorsi sono conformi alle prescrizioni del D.Lgs. 81/2008.
FAQ sui DPI anticaduta
A quale categoria appartengono i DPI anticaduta?
I DPI anticaduta rientrano nella terza categoria, che comprende i dispositivi destinati a salvaguardare da rischi gravi o mortali.
A cosa serve il dispositivo individuale anticaduta?
Serve a proteggere il lavoratore da cadute dall’alto, mantenendolo ancorato in sicurezza durante lavori in quota.
A quale altezza scatta l’obbligo di utilizzare DPI anticaduta?
Quando il lavoratore opera a un’altezza superiore a 2 metri, come previsto dal D.Lgs. 81/08.
Che tipo di DPI sono le imbracature di sicurezza?
Le imbracature sono DPI di terza categoria, regolamentate dalla norma UNI EN 361.
Che cosa sono le funi nei DPI anticaduta?
Sono elementi di collegamento, parte del sistema di arresto caduta, che uniscono il punto di ancoraggio all’imbracatura.
Chi ha l’obbligo di mantenere l’efficienza dei DPI?
Il datore di lavoro è responsabile della manutenzione, ispezione e, se necessario, sostituzione dei DPI.
Chi deve indossare i DPI?
Tutti i lavoratori esposti a rischi che non possono essere evitati con misure collettive devono indossare i DPI.
Chi utilizza i dispositivi anticaduta deve avere una formazione specifica?
Sì, è obbligatoria una formazione specifica e, per i DPI di terza categoria, anche addestramento pratico.
Come si verificano i DPI anticaduta?
Attraverso ispezioni periodiche annuali effettuate da personale competente, secondo la norma UNI EN 365.
Cosa succede se il lavoratore non usa i DPI?
Il lavoratore può incorrere in sanzioni disciplinari e legali, oltre a mettere a rischio la propria sicurezza.
Quando è obbligatorio indossare i DPI anticaduta?
Quando si svolgono attività lavorative in quota, sopra i 2 metri, senza protezioni collettive adeguate.
Qual è la normativa che regola i dispositivi anticaduta?
I principali riferimenti sono il D.Lgs. 81/2008 e le norme UNI EN 361, 354, 355, 362, 365.
Quanto dura un DPI anticaduta?
Dipende dal tipo e dal produttore, ma in genere i DPI anticaduta hanno una durata massima indicata sul manuale e vanno revisionati almeno ogni 12 mesi.
Quali DPI rientrano nella terza categoria?
Tutti quelli destinati a proteggere da rischi gravi o mortali, come i DPI anticaduta, DPI per vie respiratorie, protezioni chimiche, ecc.
Chi deve fare il corso DPI 3 categoria?
Tutti i lavoratori che utilizzano dispositivi appartenenti alla terza categoria, compresi quelli anticaduta.
Quali sono i DPI per la caduta dall’alto?
Imbracature, cordini con assorbitore, dispositivi retrattili, connettori e ancoraggi, tutti conformi alle norme UNI EN.
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